Nel 2020 va in acqua il Solaris 60, un modello che segnerà il modo di costruire e concepire la barca e influenzerà il design nautico per i prossimi dieci anni.
Il Solaris 60 nasce con l’idea di dar vita ad un Mini-Maxi, cioè una barca ad alta prestazione a vela, con una lunghezza fuoritutto di 18.31metri. Tale lunghezza consente di partecipare alle regate d’altura, nella classe Mini-Maxi, tra cui l’evento principale ogni anno a Porto Cervo.
Il Solaris 60 ha la sua innovazione principale nel pozzetto, dove le ruote del timone sono a tutta ampiezza. La barca si timona al di fuori dell’ingombro dello sprayhood. Questo fa sì che anche l’inferitura del fiocco sia completamente libera alla vista, in ogni andatura.
L’ampiezza delle timonerie consente di abbassare le draglie nella parte di poppa e alzarle in corrispondenza dei due gradini per salire sulla passeggiata. Questa soluzione è di solito utilizzata solo nelle barche molto grandi, al di sopra dei 140 piedi. Inoltre l’ampiezza delle ruote anche in porto e in manovra consentirà al timoniere di avere la visuale libera e senza impedimenti di sorta.
Internamente un layout per Solaris classico: prevede la cucina leggermente nascosta da due gradini a prua e, per la prima volta, due cabine di poppa con letti singoli, o doppi, con un’ampia finestratura che affaccia nell’interno del pozzetto. Estremamente ampia la cabina dell’armatore di prua, che prevede un ampio stivaggio e la possibilità del letto a murata o centrale.
Un occhio di riguardo anche alla cabina del marinaio, a prua, che prevede il bagno separato.
Il tender garage, con ingresso lungo barca, ha un ingombro ridotto al minimo.