Ispirata dalle leggendarie linee del Grand Soleil 52 disegnato da German Frers nel 1987, l’imbarcazione segna il ritorno di una barca mito, prodotta all’epoca in una sessantina di esemplari e descritta come «un capolavoro destinato a durare nel tempo». Parole profetiche: il nuovo Grand Soleil 52 Performance, partendo dal concept di Cantiere del Pardo, è stato progettato dal collaudato binomio Matteo Polli e Nauta Design e riprende, infatti, l’eleganza della sua progenitrice – cominciando dalle linee blu Navy sulla linea di bellezza -, e quell’armonia di forme che, allora come oggi, si traduce in stabilità e prestazioni.
Destinato a un armatore competente, appassionato e molto esigente, che non vuole scendere a compromessi in termini di comodità e prestazioni, il Grand Soleil 52 Performance nasce sul concept della fortunata linea Performance Grand Soleil ed è declinato in due versioni – “Performance” e “Race”, per soddisfare sia le esigenze del cliente più sportivo sia quelle di chi, ai campi di regata, preferisce la crociera veloce.
Piano di coperta e piano velico, così come l’opera viva, sono declinati in maniera diversa nelle due versioni: quella “Performance” prevede un piano di coperta “easy sailing” con 4 winch a poppa, scotta randa con punto fisso, fiocco autovirante standard e bompresso in carbonio standard; il pozzetto è libero dalle manovre per essere fruibile dagli ospiti in sicurezza.
La versione “Race”, invece, prevede 6 winch, rotaie longitudinali per il fiocco, trasto randa recessato, piano velico maggiorato e un bompresso in carbonio di 90 cm più lungo (rispetto alla versione standard). La scotta randa è alla tedesca su entrambe le versioni.